Quando finiscono le fioriture e le giornate si fanno troppo fredde per uscire, noi api ci prepariamo per affrontare l’inverno.
Prepariamo ben bene l’arnia, tappando e ogni fessura con la cera che produciamo e ci ritiriamo nella parte dell’arnia in cui si trova il nido. Qui ci avviciniamo e ci stringiamo al punto di formare una specie di palla, un glomere: le api più esterne si muovono più velocemente per scaldare anche quelle di noi che sono più all’interno. Ci diamo continuamente il cambio.
Per mantenere la temperatura dell’alveare intorno ai 20-22 gradi dobbiamo fare un gran lavoro di squadra e mangiare molto miele; ne abbiamo fato scorta durante l’autunno.
La nostra regina si trova al centro del glomere e continua a deporre uova, anche se in minore quantità. Quelle di noi che nascono in questo periodo vivono più a lungo rispetto alle nostre sorelle della bella stagione: 3 mesi anziché 35 giorni.
Niente fuchi – i maschi – d’inverno non ci sono.
E così, vicine vicine, aspettiamo i primi caldi, i primi fiori, la bella stagione.